Detrazioni fiscali impianti fotovoltaici – 2017
Gli interventi di riqualificazione che prevedono l’installazione di impianti fotovoltaiciimpianti fotovoltaici rientrano in quelli che la manovra di stabilità definisce “ristrutturazioni edilizie semplici”, che prevedono detrazioni fiscali del 50% per l’acquisto, montaggio e messa in opera di ogni componente dell’impianto fotovoltaico, oltre che la sostituzione di parti vetuste quali le batterie, per una spesa dell’importo massimo di 96.000 €. Tali detrazioni non devono essere confuse con quelle pari al 65% valide per l’installazione di impianti solari per il riscaldamento e la produzione di acqua calda.
Per questi tipi di lavori si consideri poi che l’iva non è pari al 21% ma potrà essere applicata un’iva agevolata al 10%. Questo permette un grande risparmio non solo in fase di detrazione fiscale, ma soprattutto già in fase da acquisto. Fattore questo da non sottovalutare soprattutto se questi costi rientrano in un progetto più ampio di ristrutturazioni.
Requisiti per usufruire delle detrazioni fiscali per gli impianti fotovoltaici
Con la manovra finanziaria si applicano anche per gli impianti fotovoltaici le stesse modalità e le stesse limitazioni in vigore per il cosiddetto ecobonus. In particolare influisce il fatto che i proprietari di case ancora in costruzione non possono richiedere le detrazioni per l’installazione di impianti fotovoltaici in quanto sono applicabili solo su edifici già finiti e mappati al catasto.
Questo però non deve scoraggiare gli acquirenti dall’installare l’impianto fotovoltaico sulle abitazioni in costruzione, perché tutti i nuovi fabbricati sono già assoggettati alle normative a livello comunitario per cui devono garantire le prescrizioni minime di prestazione energetica in base alle normative locali, alle condizioni climatiche e alla tipologia (e utilizzo) dell’edificio. Inoltre in alcuni casi l’iva sull’acquisto dei pannelli fotovoltaici su nuove costruzioni può essere pari al 4%, quindi con un notevole risparmio rispetto alla normale tassazione.
Un’altra limitazione sulle detrazioni per il fotovoltaico consiste nel fatto che è applicabile solo per impianti con potenza nominale inferiore ai 20 kw, escludendo così di fatto tutte quelle installazioni ad uso commerciale, le quali però godono di altri tipi di incentivi.
Fra gli altri requisiti importanti vi è il fatto che chi richiede le detrazioni fiscali non può rivendere l’energia prodotta in surplus e usufruire del Quinto Conto Energia. Questo requisito è valido per tutta la durata decennale del rimborso delle stesse. Se questo dovesse avvenire verrebbero annullate le detrazioni. Il proprietario di un impianto fotovoltaico che produce energia in eccedenza può comunque immetterla in rete ed usufruirne gratuitamente al fabbisogno. Questo fino a che non sarà passato il periodo sottoposto a regime detrattivo. Una volta finito questo periodo l’energia potrà essere immessa nel mercato e produrre un guadagno.
Per poter richiedere le detrazioni è necessario produrre un atto di proprietà (rogito oppure pagamento tasse imu/ici), un certificato di idoneità dell’impianto fotovoltaico in base alle normative vigenti nel proprio comune di residenza e le fatture di acquisto, installazione e messa in opera dello stesso.
Convenienza e la grid parity degli impianti fotovoltaici
Negli anni passati, fino al 2013 circa, gli incentivi fiscali per l’installazione di impianti fotovoltaici erano più elevati. Questo permise all’Italia di diventare la seconda in Europa in quanto a potenza energetica installata. Oggi è un po’ diverso e molti si fanno scoraggiare dalle detrazioni fiscali più basse rispetto al passato.
Anche se le detrazioni fiscali sono attualmente al 50%, minori rispetto al passato e con la previsione di abbassarsi al 36% nei prossimi anni, non bisogna scoraggiarsi perché da un’analisi fatta sul mercato è stato riscontrato un netto calo del costo di acquisto degli impianti fotovoltaici. Cosa vuol dire questo? Che è vero che le detrazioni fiscali si sono abbassate, ma è altrettanto vero che gli impianti oggi costano meno. Quindi a conti fatti la convenienza nell’installare un impianto fotovoltaico non è stata affatto compromessa dall’abbassamento delle detrazioni fiscali attualmente in vigore, anzi forse è più conveniente oggi che mai. E in futuro lo sarà ancora di più.
Altri due dati poi non sono da sottovalutare. Le prospettive studiate dagli analisti hanno evidenziato un progressivo abbassamento del costo degli elementi degli impianti e al contempo un innalzamento del prezzo di vendita dell’energia prodotta dagli impianti fotovoltaici, i quali inoltre diventeranno ancora più efficienti di quanto non lo sono già ad oggi.
Quindi in un futuro non molto lontano ci possiamo aspettare di installare moduli sempre più efficienti, a costi molto più bassi rispetto a quelli attuali e che sono in grado di produrre energia in surplus che verrà acquistata a costi più alti rispetto a quelli ora in vigore.
L’abbassamento delle detrazioni fiscali sarà quindi un dato ininfluente se letto nell’insieme dei vantaggi che l’installazione di un impianto fotovoltaico può dare e nell’ottica di quella che viene definita grid parity, ovvero la soglia in cui il costo dell’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico (e da altre fonti rinnovabili) è uguale al prezzo dell’energia prodotta con le fonti energetiche tradizionali (e nucleari). Quando questa soglia verrà raggiunta sarà possibile guadagnare somme piuttosto ragguardevoli dalla vendita di elettricità immessa nella rete e l’energia potrebbe diventare nel giro di qualche anno non più una spesa ma un guadagno.