Detrazioni fiscali riqualificazione energetica – 2017

Detrazioni fiscali riqualificazione energetica - Start Preventivi

 
Con il passare del tempo ci stiamo sempre più rendendo conto di quanto l’energia stia diventando un lusso da non sprecare e di come sia prioritaria una riqualificazione energetica a vasta scala che possa essere supportata da politiche nazionali che incentivino, attraverso le detrazioni fiscali, le ristrutturazioni edilizie e l’acquisto di macchinari di classe energetica superiore.

Anche l’Italia sta seguendo, con più o meno lentezza, gli stessi progetti di adeguamento edilizio, con l’installazione di impianti per la produzione energetica (in particolare impianti fotovoltaici ma anche eolici e geotermici) e con una vera e propria riqualificazione delle unità abitative o lavorative.

A tal fine negli ultimi anni sono state approvate detrazioni fiscali del 50% o 65%, in base al tipo di intervento da fare. In particolare le opere di riqualificazione energetica vertono sulla coibentazione termica dell’involucro dell’edificio (sia delle pareti che dei pavimenti), sulla sostituzione di finestre ed infissi sia esterni che interni, sulla sostituzione delle caldaie e degli impianti di climatizzazione invernale e l’installazione di pannelli solari.

Vediamo ora più nel dettaglio quelli che sono i lavori di riqualificazione energetica su cui è possibile richiedere una detrazione.

Coibentazione termica dell’involucro dell’edificio

Per coibentazione termica si intendono tutte quelle opere messe in atto al fine di evitare la dispersione del calore presente all’interno dell’edificio (durante i periodi invernali) ma al contempo che sono in grado di fare da schermatura ai raggi solari durante i mesi estivi.

Per coibentare un edificio generalmente sarà necessario cambiare porte, finestre ed infissi, come vedremo più avanti, sostituire le pavimentazioni con prodotti più consoni in base alle esigenze ambientali e intervenire sugli involucri degli edifici, in particolare sulle pareti.

Su questo tipo di lavori è applicabile la detrazione del 65% che include: acquisto e messa in opera di materiale coibentante sulle strutture già esistenti ed eventualmente di opere murarie aggiuntive da costruire a ridosso di quelle già preesistenti; quando necessario la demolizione e ricostruzione delle pareti che non possono essere coibentate diversamente; acquisto e posa di schermature solari. Se poi gli interventi riguardano parti condominiali, l’importo della detrazione può anche salire fino al 75%.

Per poter ottenere la detrazione su questi tipi di interventi un tecnico specializzato deve compilare l’asseverazione, un documento in cui è necessario specificare il risparmio energetico ottenuto. Se il valore ottenuto non è almeno pari a quello minimo presente nella normativa, purtroppo non sarà possibile richiedere la detrazione, a meno che non si decida di aggiungere ulteriori lavori di riqualificazione al fine di aumentare il valore di risparmio (per esempio sostituendo la caldaia oppure installando pannelli solari). Generalmente infatti la sola coibentazione e sostituzione di infissi non è in grado di garantire il raggiungimento della quota minima di risparmio energetico richiesta. Prima quindi di iniziare o programmare questi tipi di interventi è bene farsi consigliare da un tecnico specializzato e visionare attentamente le normative e i limiti previsti dalla legge.

Il tetto massimo detraibile per le opere di coibentazione (comprensive anche della sostituzione degli infissi) è di 60.000 euro.

Sostituzione degli porte, finestre e degli infissi, sia interni che esterni

Come già visto la sostituzione di questi elementi rientra nella politica di coibentazione edilizia e quindi coopera al raggiungimento del tetto massimo dei 60.000 euro detraibili.

Per infissi si intendono non solo le strutture portanti di porte e finestre, il telaio tanto per intenderci, ma anche tutte le strutture accessorie che possono determinare una dispersione del calore (o una protezione dal calore durante i mesi estivi). Fra questi oltre alle tapparelle o alle persiane, si intendono anche i cassonetti (strutturalmente integrati nel telaio dell’infisso).

Per la sostituzione degli infissi non è più necessario, a partire dal 1 gennaio 2008, presentare l’attestato di certificazione energetica. Sarà però ancora necessario produrre l’asseverazione, come già descritta per gli interventi di coibentazione, e una scheda informativa, come da modello fornito, con i dati di chi ha effettuato le spese, di chi ha eseguito il lavoro, la tipologia di lavoro effettuato e la spesa sostenuta.

Sostituzione di caldaie e di impianti di climatizzazione invernale

Un altro importante intervento interessato dalle detrazioni fiscali è quello di sostituzione degli attuali impianti di riscaldamento e climatizzazione invernale, spesso fatiscenti e talvolta anche mal funzionanti, con nuovi impianti che siano in grado di accertare un significativo risparmio energetico.

Il valore massimo utile per la detrazione di questo tipo di intervento è di 30.000 euro. Questo tetto comprende la sostituzione, totale o parziale, degli impianti preesistenti con caldaie a condensazione (con potenza inferiore a 100kw). L’importo include anche la messa in opera di tutte le strutture accessorie necessarie, fra cui il sistema di distribuzione e i sistemi di controllo e di regolazione. Sono detraibili inoltre anche le spese per lo smontaggio e lo smaltimento degli impianti preesistenti.

Per usufruire delle detrazioni è necessario che l’edificio sia già costruito (non di nuova costruzione) e che disponga già di un impianto di riscaldamento. Questo perché le detrazioni sono intese al miglioramento di strutture già in essere non della posa di strutture totalmente nuove (per cui si può godere di altri tipi di agevolazioni). Come per gli infissi, anche per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale, non è più richiesta, a partire dal 15 agosto 2009, la presentazione dell’attestato di qualificazione energetica. Se inoltre l’intervento è effettuato su uno stabile che è solo parzialmente dotato di riscaldamento, allora si potrà chiedere la detrazione solo per quelle unità in cui si è effettuata una sostituzione dell’impianto già in essere, non su quelle unità che lo hanno dovuto installare nuovo.

Non è inoltre possibile detrarre le spese sostenute per staccarsi eventualmente da un impianto centralizzato rendendosi autonomi.

A partire dal 1 gennaio 2008 la detrazione è ammessa anche per la sostituzione degli impianti di climatizzazione con pompe di calore ad alta efficienza e con impianti geotermici. Dal 1 gennaio 2012 la detrazione è stata estesa anche alla sostituzione degli scaldacqua tradizionali con quelli a pompa di calore.

Documenti da presentare

I documenti da presentare sono i seguenti:

la scheda informativa, contenente tutti i dati richiesti dal modello prestampato (dati di chi ha effettuato la spesa, tipo di lavoro effettuato, spesa sostenuta, dati di chi ha effettuato il lavoro);

l’asseverazione, con i dati tecnici e i valori di risparmio energetico ottenuti grazie all’intervento;

l’attestato di certificazione o qualificazione energetica (non più indispensabile per interventi di sostituzione degli infissi, dei pannelli solari e degli impianti di climatizzazione);

un certificato di proprietà o altro titolo per la richiesta delle detrazioni (usufrutto, comodato, titolare di leasing, titolare di reddito da impresa)

i documenti attestanti i pagamenti (fatture di acquisto e manodopera, ricevute dei bonifici).

Si ricorda che ai fini di ottenere una detrazione fiscale è necessario effettuare i pagamenti tramite bonifico bancario (a meno che non si è titolari di un reddito di impresa).

Prima di effettuare ogni tipo di intervento è bene controllare con accuratezza le normative presenti sul sito dell’Agenzia delle Entrate in modo da verificare ogni singolo caso ed eventuali eccezioni.

 

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